Critico letterario italiano. Docente di
Lingua e Letteratura italiana all'università di Debrecen (1940-45,
1947-50) e quindi (dal 1956) alle università di Salerno, Palermo e
Milano, fu autore di saggi su diversi autori (Jacopone da Todi, Poliziano, Della
Valle, Fogazzaro, Pascoli) caratterizzati da sottile penetrazione psicologica. A
partire dal dopoguerra si dedicò in particolare allo studio dei
memorialisti e dei narratori di Ottocento e Novecento, nell'ottica dello
storicismo di ispirazione marxista. Tra i suoi scritti più importanti
menzioniamo:
Fogazzaro (1938),
Saggi critici (1950),
Scrittori
del nostro tempo (1959),
Riflessi letterari del Risorgimento in Sicilia e
altri studi sul secondo Ottocento (1960),
Memoria e simbolo nella poesia
di Giovanni Pascoli (1975) (Siracusa 1900 - Milano 1995).